La formazione per i Vigili del fuoco, ha sempre rappresentato uno dei capisaldi istituzionalmente riconosciuti cui ricondurre la professione stessa. La continua evoluzione degli scenari di intervento negli anni e la scoperta di nuove tecnologie, richiedono una formazione continua e una predisposizione lifelong learning, che accompagni costantemente nel tempo il percorso lavorativo dei Vigili del fuoco, anche se spesso le limitate risorse economiche disponibili non rendono ciò possibile. Il Vigile del fuoco è oggi a tutti gli effetti un professionista riflessivo, e questa capacità riflessiva nel corso dell’azione è fondamentale per una professione in cui, se pure è possibile standardizzare le procedure, non sarà mai possibile standardizzare gli eventi, i contesti ed i loro protagonisti. Il modello di apprendimento è quello dell’experential learning: basato sull’esperienza cognitiva, emotiva o sensoriale, si realizza attraverso l’azione e la sperimentazione di situazioni, compiti, ruoli in cui il soggetto è protagonista attivo e mette in campo, oltre al sapere didattico, le proprie competenze ed esperienze per poter elaborare strategie mirate di intervento.
Con i limiti imposti dal lockdown il 9 marzo scorso, anche le attività formative dei Vigili del fuoco sono state improvvisamente sospese, sia a livello centrale, per i corsi di ingresso degli Allievi Vigili del Fuoco, che in ambito regionale e provinciale.
Tuttavia l’importanza strategica della formazione per i Vigili del fuoco è tale che, anche in questa situazione, sono state messe in campo nuove strategie per non interrompere quel necessario flusso di continuità e l’attività formativa è ripresa abbastanza rapidamente pur rivedendo le proprie modalità.
Per le attività di tipo outdoor sono state riviste talune procedure standard alla luce delle indicazioni fornite dal sistema sanitario nazionale, con l’introduzione di dispositivi di protezione individuale, regole di limitazione numerica e distanziamento fisico.
Per le attività di tipo teorico, ha fatto il suo ingresso nello scenario formativo dei Vigili del fuoco la modalità della “FAD – Formazione a Distanza”, mediante l’utilizzo da parte del personale di dispositivi elettronici individuali (tablet).
La Direzione Regionale VV.F. Lazio ha sperimentato questa modalità già a maggio scorso, con un “Corso di formazione di Polizia Giudiziaria in modalità FAD”, della durata di 5 giorni, in streaming sincrono e utilizzo del software Cisco Webex. Il corso ha coinvolto 20 discenti appartenenti alla stessa Direzione Regionale, ai Comandi VV.F. del Lazio e al N.I.A.; oltre all’abilità personale del docente nel gestire l’aula virtuale, rilevante è stato il supporto del personale informatico dell’Ufficio CED della Direzione per gli aspetti tecnici. Il questionario finale di gradimento somministrato ai partecipanti, ha evidenziato complessivamente un giudizio positivo dell’esperienza, nonostante mancasse una pregressa conoscenza della piattaforma utilizzata e pur con qualche difficoltà tecnica di collegamento, individuando nella formazione a distanza una modalità utile per ottimizzare le risorse evitando spostamenti del personale e arrivando a suggerire l’utilizzo della modalità FAD anche una volta cessata l’emergenza sanitaria in corso.
Nel successivo mese di giugno la Direzione Lazio ha voluto sperimentare la formazione in modalità blended – una combinazione di attività in aula e apprendimento online -realizzando un corso di “Standardizzazione Operatori TAS livello 2” che si è svolto in due giornate di formazione a distanza e tre giornate in presenza, modalità che ha trovato ancora più apprezzamento da parte dei partecipanti.
In un contesto in cui la familiarità con le tecnologie informatiche in campo didattico è ancora in costruzione, la modalità blended, attraverso l’interazione tra i partecipanti nelle giornate in presenza, rende infatti più accessibile quel Cooperative Learning che ha sempre caratterizzato la costruzione dei saperi e delle strategie di intervento dei Vigili del fuoco, con lo scambio e la condivisione di conoscenze ed esperienze individuali.
Patrizia Fiscella